La Fondazione Galleria Milano è un ente del terzo settore nato nel 2024 con una doppia finalità: da una parte la tutela e valorizzazione del patrimonio artistico e culturale della storica Galleria Milano (1964-2022), una delle realtà più rilevanti nel panorama artistico nazionale e non solo; dall’altra, la promozione di ricerche contemporanee, nazionali e internazionali, attraverso mostre, performance, momenti di incontro e approfondimento, oltre ad attività educative e formative.
La Fondazione si propone come un punto di riferimento per la produzione culturale e la ricerca. Il legame con la città di Milano e il suo territorio rimane saldo, impegnandosi in un dialogo costruttivo con le istituzioni, grazie al confronto con i musei, altre realtà culturali, Università e Accademie di Belle Arti. La Fondazione Galleria Milano è un ente non-profit privato e si configura come un’istituzione attivatrice, cercando di proporre un’offerta culturale inclusiva.
Il doppio approccio volto alla tutela del patrimonio artistico e culturale e al contempo impegnato nella produzione di ricerche contemporanee è rispecchiato anche dall’architettura della sede, collocata in un cortile di un classico palazzo di Milano Sud, in un quartiere in grande espansione dove si trovano altre realtà artistiche e culturali di rilievo. Strutturata su due piani, il piano superiore ospita un ampio spazio espositivo illuminato da grandi finestre in legno, mentre al piano inferiore si trova un’ulteriore area espositiva, con una saletta video, una vasta biblioteca, l’archivio storico della Galleria Milano e una raccolta di materiali di più di mille artisti che hanno fornito e condiviso nei decenni documentazione e cataloghi inerenti alla propria attività. La Fondazione non limita i suoi obiettivi alla conservazione dell’archivio preesistente, ma si impegna nell’offrire competenze e servizi per la conservazione e promozione di ulteriori archivi di artisti e di realtà legate all’arte contemporanea attraverso il progetto Archivi Riuniti.
La Fondazione affonda le sue radici nella Galleria Milano, tra le gallerie d’arte moderna e contemporanea più longeve sul territorio nazionale. Una prima apertura della Galleria Milano avvenne infatti per volontà di Enrico Somarè nel 1928, esperienza che si concluse, dopo vicende travagliate, nel giro di un decennio a causa dello scoppio del conflitto bellico. Nel 1964 venne riaperta in via della Spiga e fu l’inizio di una lunga avventura sotto la direzione, dal 1965 al 2019, di Carla Pellegrini Rocca. La gallerista compì scelte coraggiose e lungimiranti, essendo tra le prime ad esporre nel nostro paese la Pop Art inglese, l’Azionismo viennese, il gruppo Gutai giapponese, artisti tedeschi allora emergenti tra cui Georg Baselitz, Joseph Beuys e Blinky Palermo, ma anche autori statunitensi ai tempi poco noti come Ed Ruscha, Fred Sandback, Bob Graham, Kenneth Price, Joe Goode. Attraverso le oltre trecentocinquanta mostre tenutesi prima in via della Spiga, poi nel palazzo nobiliare di via Manin/via Turati, sede della galleria dal 1973 al 2022, furono dedicate mostre agli aspetti meno noti delle Avanguardie storiche e dell’Astrazione, e furono stretti sodalizi durati decenni con Vincenzo Agnetti, Gianfranco Baruchello, Valentina Berardinone, Antonio Calderara, Vincenzo Ferrari, Enzo Mari, Davide Mosconi, Grazia Varisco e Luigi Veronesi, tra gli altri.
Dal 2019, anno della scomparsa della gallerista, le è succeduto il figlio Nicola Pellegrini, affiancato da Baldo Pellegrini, Toni Merola e Bianca Trevisan. Nel giro di tre anni la galleria ha rinnovato la sua vocazione alla ricerca e allo sperimentalismo, con mostre di Pierluigi Fresia, Dario Bellini, Francesco Voltolina, Giovanni Oberti, Daniela Comani, Dario Bellini, Enzo Mari, Riccardo Arena, Betty Danon, Cesare Viel, Shusaku Arakawa, oltre a mostre collettive come Autoprogettazione durante la chiusura per la pandemia del 2020 e l’ultimo saluto alla sede di via Manin/via Turati, Here Between Not-Yet and No-More. Nuova linfa è stata data anche dall’attività editoriale, grazie alla collaborazione con Humboldt Books e Kunstverein Publishing.
Presidente
Nicola Pellegrini, Fondatore e artista
Vice Presidente
Baldo Pellegrini, Fondatore
Consigliere Ordinario
Andrea De Vecchi, dottore commercialista e revisore legale
Direttrice
Bianca Trevisan, storica dell’arte e curatrice
Consulenti
Giovanni Oberti, artista
Ornella Mignone, esperta di archivi d’artista
Malvina Monti, esperta di organizzazione e ampliamento della rete
La Fondazione Galleria Milano si avvale della consulenza di Andersen Tax & Legal Italia.
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Attività statutarie individuate e oggetto sociale (art. 5 DL n. 117/2017 e/o all'art. 2 DL legislativo n. 112/2017 o art. 1 l. n. 381/1991)
La Fondazione ha per oggetto lo svolgimento, in via esclusiva o principale, delle seguenti attività di interesse generale di cui all’articolo 5, comma 1, lett. d), i) e k), del “CTS”, ossia:
d) educazione, istruzione e formazione professionale, ai sensi della Legge 28 marzo 2003, n. 53, e successive modificazioni, nonché' le attività culturali di interesse sociale con finalità educativa;
i) organizzazione e gestione di attività culturali, artistiche o ricreative di interesse sociale, incluse attività, anche editoriali, di promozione e diffusione della cultura e della pratica del volontariato e delle attività di interesse generale di cui al presente articolo;
k) organizzazione e gestione di attività turistiche di interesse sociale, culturale o religioso;
L’attività della Fondazione consiste nella gestione dell’Archivio Documentale della Galleria Milano e di eventuali altri Archivi rappresentativi di forme di arte contemporanea, con finalità di ricerca, studio e/o documentazione, esposizione, formazione e conservazione. Nello specifico, la Fondazione svolge attività di promozione dell’archivio; promozione dell’arte e della cultura moderna e contemporanea da un punto di vista di ricerca e sperimentazione; e promozione di tematiche inerenti all’arte contemporanea riguardanti, ad esempio, diritto dell’arte, tecniche archivistiche, ecc.
La Fondazione può inoltre:
- istituire laboratori destinati alle ricerche interdisciplinari introdotte dall’arte moderna e contemporanea;
- produrre e sostenere iniziative basate sulla creatività, destinate a potenziare il rapporto interattivo tra il campo artistico e i diversi ambiti della vita sociale;
- promuovere la realizzazione di progetti creativi di interrelazione tra lo specifico dell’arte e i settori produttivi;
- promuovere la conoscenza e diffondere l’opera dei soggetti che partecipano alla ricerca artistica e culturale condotta dalla Fondazione;
- indirizzare ricerche congiunte tra i rami artistici e quelli scientifici, anche in relazione alle prospettive di un pensiero ecologico;
- indirizzare lo studio e la pratica di rapporto tra arte, architettura e ambiente, sia riguardo alla conservazione che alla progettazione;
- partecipare o contribuire ad attività umanitarie in cui l’apporto dell’arte e della cultura rappresentino una motivazione fondamentale, anche intesa in senso terapeutico;
- istituire premi, borse di studio, corsi e concorsi, promuovere la formazione di specialisti e quant’altro si rendesse necessario per il raggiungimento dello scopo;
- effettuare in proprio o affidare a collaboratori esterni o istituti, le ricerche e gli studi;
- promuovere attività di documentazione nei campi disciplinari di competenza;
- organizzare seminari, simposi, congressi, convegni, mostre ed eventi di natura artistica e culturale;
- provvedere alla tutela, restauro, promozione e valorizzazione delle cose d'interesse artistico e storico anche se vincolata dalla Legge n. 1089/1939, ivi comprese le biblioteche e i beni di cui al D.P.R. n. 1409/1963;
- promuovere attività dirette all'infanzia, e in particolare l'organizzazione e gestione di luoghi, attività ed eventi formativi e aggregativi per la prima età, oltre alla prestazione di servizi connessi;
- ideare, organizzare e offrire corsi di studio e di formazione di ogni genere ivi compresi quelli svolti in forza di specifici riconoscimenti da parte degli Enti Competenti.
- organizzare e gestire ogni altra iniziativa idonee a favorire un organico contatto tra la Fondazione, gli operatori e organismi nazionali e internazionali, i relativi addetti e il pubblico, rispondenti alle finalità istituzionali.
Per il perseguimento delle sue finalità, la Fondazione opererà nei modi, con le iniziative e gli strumenti più idonei e potrà, tra l’altro, stipulare convenzioni, accordi e/o contratti con la Pubblica Amministrazione, enti pubblici e/o soggetti privati, opportuni al perseguimento delle finalità tra cui, a mero titolo esemplificativo e non tassativo, l’assunzione di prestiti e mutui, a breve o a lungo termine per il sostegno finanziario delle iniziative deliberate, ovvero l’acquisto, in proprietà o in diritto di superficie, di immobili; partecipare ad associazioni, enti e istituzioni, pubbliche e private, la cui attività sia rivolta, direttamente o indirettamente, al perseguimento di scopi analoghi a quelli della Fondazione medesima.
In via secondaria e strumentale, la Fondazione può svolgere “attività diverse” rispetto all’attività che costituisce il suo oggetto principale, anche in collaborazione con altre Fondazioni, istituzioni ed enti pubblici e privati. Tali “attività diverse” devono essere svolte secondo i criteri e i limiti prescritti ai sensi dell’articolo 6, comma 1, del “CTS”.
La Fondazione potrà avvalersi di propri dipendenti, collaboratori nonché di volontari e sostenitori. I volontari che svolgono attività di volontariato in modo non occasionale sono iscritti in un apposito registro. Ai volontari possono essere rimborsate dall’Ente soltanto le spese effettivamente sostenute e documentate per l’attività prestata, entro limiti massimi e alle condizioni preventivamente stabilite dal Consiglio Direttivo.